Sono usciti i dati delle analisi sulla ricerca di OGM negli alimenti. Il commento e’ che tutto va bene e che le presenze accidentali sono molto basse. Ma sfugge il dettaglio che quando i campioni derivano da agricoltura convenzionale solo l’1,746 dei campioni sono positivi per la presenza di OGM, mentre questa percentuale sale al 2,777 nel caso di campioni da agricoltura biologica.
Quindi si comportano meglio i coltivatori convenzionali: peccato non mettano alla prova i coltivatori di OGM farebbero ancora meglio.
RELAZIONE PIANO NAZIONALE OGM, DISPONIBILI I DATI 2010
Il Ministero della salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità, predispone ogni tre anni il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Ciò al fine di facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo svolte in questo specifico settore dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali.
Per quanto riguarda i controlli effettuati nell’anno 2010, i dati confermano che sul mercato italiano i prodotti alimentari rispettano sostanzialmente i requisiti di etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando una corretta informazione al consumatore. La presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata e a livello di tracce.
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